mercoledì 30 novembre 2011

Quando...


Quando si fa una valigia, per una vacanza o per un abbandono, potrà essere piccola o grande quanto si vuole ma mai abbastanza per contenere tutto, bisogna scegliere.
Aprire i cassetti, trovare le cose, magari vecchie, sbiadite e capire se sono importanti o meno.
Abbiamo passione malata per le cose, per la "roba" come diceva Pirandello. Invece la vita ha bisogno di poco, potrebbero stare tutte in una grande borsa. Le fotografie, lettere, qualche libro fondamentale, oggetti che fanno parte del campo dell'anima. Le cose più importanti, a volte leggere, a volte pesantissime, sono quelle che comunque ci portiamo dietro anche senza valige e tasche. Sono le nostre. E queste cose, che ci ricordano fatti vissuti, sono come lenti affumicate attraverso le quali guardiamo il resto del mondo.
Sarebbe istruttivo, bello, necessario essere scaraventati con tutte le nostre "robe" in un deserto, in una landa ghiacciata e la selezione sarebbe immediata. Fuoco per riscaldarci, ombra per rinfrescarci, utensili per piantare un orto, per tagliare dai rami una tettoia.
Ma non ci siamo più abituati, non facciamo un passo se non per un denaro... e quando arriviamo a trenta, siamo efficaci ed efficienti nel tradimento.