mercoledì 13 giugno 2012


Questa sera, mi sono fermato in un caffè.
Mi sono seduto ad un tavolino fuori per godermi quel prezioso e breve momento che passa dalla discesa della luce naturale e l 'accensione di quelle lampade orribili e livide che spesso illuminano il centro.
Da lontano ho visto arrivare un personaggio che tutti chiamano Enrico.
Rigido, teso.
Camminava veloce, spingeva una gamba offesa da un vecchia caduta, guardava fisso e come di consueto parlava da solo a voce alta.
Conosco la sua storia.
Entra nel bar con una risata cristallina e chiede un caffè o un bicchiere d'acqua.
Lancia due battute, paga ed esce.
La sera di oggi, rasentando il mio tavolo ripeteva:
"Internet non ha voce, internet è sordomuto..."

Mi ha colpito e mi ha fatto riflettere.

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