giovedì 22 marzo 2012

Il Tempo

 
Il tempo
 
 Il tempo dei pensieri calmi
di metà dei silenzi inutili
dei colori lividi mattutini
degli amori travolgenti
sembra ormai concluso,
sigillato con ceralacca in buste di cartone
archiviate in alto a destra
della scaffalatura dove stazionano
libri troppe volte iniziati e rimandanti.
Così in alto da dover usare la scala ogni volta.
 
Il tempo rimasto
quello dei pensieri agitati
di metà dei silenzi inutilizzati
dei colori pastosi
degli amori calcolati
presuntuoso e rumoroso
domina in basso al centro
su assi di palco e polvere di tarlo.
Non servono scale per arrampicarsi sui marciapiedi,
al massimo uno scivolo nel mezzo del gradino.
 
Attraverso il velo della distanza
tra la mano e la chiave, tra la finestra e la maniglia
aprendo porte, vetri e ripostigli.
Faccio spazio vicino all'angolo del muro.
Sposto foglie e insetti, bacche e cartine.
Disegno un cerchio di sassi,
accendo un fuoco minuscolo che cresce
cominciando a fondere, in un ribollire rosso cupo,
La ceralacca indurita
trasformando le cartelle in rapidi giochi di cenere.

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