venerdì 2 dicembre 2011

Moralità...!?


Mi domando dove inizia la moralità, se mai esista, dei nostri parlamentari...
Dove si possa trovare una linea invalicabile alla loro ingordigia, arroganza, interessi privati, rendite di posizione. Visibilità.
Come galline starnazzanti in un pollaio, cercano di spargere piume per nuovi cuscini senza pensare a ciò che avrebbero dovuto fare e non hanno fatto per anni.
Abbiamo un governo tecnico incensato da tutti che più politico non si può.
Persone altamente professionali e da stimare, ma un goveno finanziario, multinazionale, speculativo.
Ne abbiamo avuto bisogno perchè la politica ha miseramente fallito.
Non è il caso di dare tutta la colpa a Berlusconi anche se è il principale responsabile, ma tutta la corte di ministri, con o senza portafoglio, sottosegretari incapaci, egocentrici e dotati di una ignoranza politica disarmante.
Un agglomerato di ex democristiani, ex socialisti della peggior infornata purtroppo, e quello che è grave ex fascisti dichiarati.
Della Lega non parlo, non merita alcuna parola.
Pensano a vie d'uscita per difendere i loro vitalizi mentre la barca Italia è piena di falle causate dalle loro picconate alla giustizia, al lavoro, alla scuola, al territorio, all'onestà e alla democrazia applicata.
Sventolano alla gente i "pericoli" ed i fantasmi comunisti senza possedere altri argomenti cercando, in tutti i modi, di far dimenticare le loro promesse roboanti smentite e disattese.
Sorridono con quell'offensivo gigno di falsa superiorità.
Con la battuta pronta e l'ignoranza di chi mai ha veramente lavorato.
In tutto questo, un'opposizione, una sinistra che ha perso il senso della realtà in un perverso gioco delle alleanze e del mantenimento dello stato delle cose.
Che appoggia un governo che ha come premessa il capitale, la borsa, i titoli di stato.
Nessuno che dica "ho sbagliato", solo "abbiamo fatto"...
Nessuno che dica "abbiamo sottovalutato"...
"Abbiamo raccontato frottole"...
Nessuna onestà, nessuna moralità appunto.
Lo spread sta lentamente scendendo, quindi le retoriche della crisi, utili per nascondere il marciume, non reggono più. Ci vogliono altri argomenti, più concreti, più calati nella realtà ma non possono farlo perchè non li hanno mai avuti.
Girano come fantasmi smarriti nelle varie trasmissioni, da Fazio a Santoro, accolti a braccia aperte da Vespa dicendo le medesime cose, le stesse monotone litanie, come se si fossero scoperte solo ora le difficoltà e che tutto venga dall'estero, dalle banche, quelle banche che hanno foraggiato, difeso, protetto, usato.
Sono delle iene, dei predadori che non si fanno scrupoli ad usare motivazioni sacre per i loro sporchi affari, il loro pubblico, i loro familiari, il proprio posto su di una seggiola del parlamento.
Dove sono finiti i grandi sindacalisti, una sinistra consapevole, la politica reale, l'economia concreta...
Dove è finita l'ideologia della base, la capillarità di un movimento, di una scelta ?
Il PD pagherà drammaticamente la sua mancanza di azione, di convinzione, l'aver votato compatto con la maggioranza alcune scelte ignobili, alle prossime elezioni, quando saranno.
Dove si è smarrita la consapevolezza del territorio, delle emergenze della "Gente", delle lotte operaie e studentesche...
si sta trasformando tutto in folclore,  in happening.
Una tristezza infinita.
Non c'è più passione, amore, coraggio, voglia di rischiare in questo panorama contaminato, malato, agonizzante.
Fanno di tutto per uccidere la speranza, il sorriso, l'entusiasmo di costruire, la bellissima paura del nuovo.

Non facciamoci spaventare, non subiamo le paure, sogniamo una soluzione possibile e concreta...
e questa soluzione è dentro di noi, nel nostro cuore, nelle nostre menti.
Non verrà certo da coloro che sono decenni che parlano tanto per parlare o da imprenditori scesi in politica. Non verrà da gli eredi di Berlusconi ma non verrà nemmeno dai Casini, dai Fini, dai Bersani e tantomeno dai D'Alema  e dai leghisti.
Verrà da noi, come storicamente è già avvenuto più volte.
Manteniamo fresca la memoria, ricordiamoci cosa hanno fatto e detto certi personaggi che hanno cambiato cento casacche contando sul fatto che noi abbiamo mille cose a cui pensare ogni giorno e non abbiamo tempo per seguire i loro guizzanti cambi di fronte.

( Se Casini dovesse mai diventare Presidente della Repubblica, tornerò definitivamente all'estero.)

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